Letti per voi

Dal profondo di me stesso

Hauke è un ragazzo che ha imparato a sue spese quanto possa essere crudele la vita. Cresciuto in una famiglia che non lo aiuta certo a sentirsi amato e apprezzato, matura di se stesso l’immagine del perdente, dello sconfitto, del “bambino brutto” che nessuno vede.

Perché il suo problema principale è l’invisibilità. Di fronte ai compagni di scuola, sempre pronti a sbeffeggiarlo, di fronte alla sorella, che lui percepisce più amata, più bella, di fronte ai suoi stessi genitori.

Di sé comprende solo una cosa: è uno schiavo, del Padrone più terrificante e potente. Il suo Io.

E benché ricerchi la sottomissione nei rapporti omosessuali che instaura nel corso del tempo, gli è perfettamente chiaro che il suo bisogno di essere dominato proviene dal profondo di se stesso.

Dal profondo di me stesso è un romanzo scritto sottoforma di diario, dove si alternano ricordi del passato remoto e ricordi della giornata appena trascorsa.

L’Autore conduce il lettore, attraverso un libro permeato di tristezza, nel viaggio più difficile: quello che mette a nudo, senza censura alcuna, l’anima del protagonista.

Scritto con uno stile ricercato e scorrevole, offre numerosi spunti per fermarsi un attimo, chiudere gli occhi e riflettere.

Cosa che dovremmo fare tutti, sempre, leggendo una storia, ma che in questo caso è quasi d’obbligo.

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