Sotto un sole nero
- Titolo: Sotto un sole nero
- Autore: Ivano Mingotti
In un altrove alternativo, il presente parallelo di una popolazione soggiogata dalla dittatura di un governo totalitario che, per spegnere l’intelligenza e la volontà della massa, ha spento la fonte principale di energia vitale: il sole.
Oscurato e nero, l’astro incombe nel cielo di piombo annerendo il panorama, ingrigendo facce, smorfie e abitudini, alienando menti, rubando opinioni e pensieri che la coercizione del sistema allinea al condottiero, il Ductor.
Un governo perfetto, rigoroso, senza sbavature intellettuali, dove ogni minima voce alternativa è zittita, dove ogni notizia viene filtrata a dovere, misurata e censurata, dove le vite della popolazione vengono sistematicamente sacrificate sull’altare dell’interesse superiore del potere, un potere custodito sotto il cielo nero dall’Ordine.
Ma nessun ordine o Ordine sa essere perfetto, se mai testato a dovere, e un’improvvisa incursione aliena rappresenta il granello che inceppa l’ingranaggio del Ductor.
Sotto un sole nero è un racconto che attraverso il genere fantascienza presenta la metafora del pericolo che l’uomo rischia ogni volta che percorre a testa bassa il sentiero della generalizzazione, del pensiero unico, forte e uniforme, della cieca accondiscendenza, dell’ottuso interesse personale.
L’Autore presenta una trama particolare costruita nell’intreccio di nove vite parallele, nove punti di vista come angoli di prospettiva che con stile sincopato e anaforico rappresentano l’angoscia dell’oppressione, della paura fisica, della rappresaglia in nome e sempre dell’Ordine.
Una cifra stilistica che sa di fotografia, tanti piccoli sequenziali scatti che fissano la realtà schematica del regime e di come la sua impermeabile rigidità si specchi sugli uomini ripercuotendosi nei movimenti e nelle viscere del popolo.
Scatti che in ultimo si sciolgono nel cambio di registro finale, dove la sorpresa dell’attacco alieno e il ritrovato brivido del sole accecante negli occhi e caldo sulla pelle, produce uno scarto nei punti di vista dei protagonisti a cui si sostituiscono nove lunghi se, quasi fosse possibile, con ingenua e rassegnata utopia ripercorrere una storia diversa.