Alle radici del male (Trilogia del Male Vol. 2)
- Titolo: Alle radici del male (Trilogia del Male Vol. 2)
- Autore: Roberto Costantini
Michele Balistreri è un bambino dodicenne negli anni Sessanta, erede della più potente famiglia italiana nella Libia post-coloniale. Una famiglia forte, influente, ma percorsa all’interno da dinamiche opposte, sui cui versanti si ergono i genitori, l’ingombrante e ricco padre imprenditore, e la figura esile ma idealisticamente tenace della madre dal nome, quasi profetico, di Italia.
Sullo sfondo del deserto africano il giovane Balistreri cresce e si forma affiancato da coetanei di varie estrazioni, formando un gruppo solido, legato da un patto di sangue e sabbia, all’interno del quale proteggersi, osservare e sperimentare il mondo, vivere le illusioni, i timori e le amarezze che da esso derivano, e che staranno alla base della formazione caratteriale e morale del personaggio.
Eventi di cronaca locale e tragedie famigliari si intrecceranno nella coscienza del giovane Balistreri, rimanendo irrisolti, con fatti di più densa rilevanza storica e politica, avvenimenti su cui, sotterranea ma vivida, si allungherà la mano di trame occulte tese a dare forma e voce a interessi economico politici di pochi eletti, a scapito del benessere di molti.
Proprio la sospensione del giudizio su determinati fatti della sua vita personale, mostrerà il precoce istinto investigativo del giovane Balistreri, sedimentando in lui i germi del rimpianto, del rimorso e dell’incompiutezza che ne determineranno il futuro in maniera netta.
Alle radici del male, il secondo capitolo della trilogia del commissario Balistreri, dopo Tu sei il male, conduce il lettore alla conoscenza del dietro le quinte del protagonista, in un romanzo che definire di genere giallo, poliziesco o noir, è quanto mai riduttivo e parziale. È essenzialmente, per la prima parte, un romanzo di formazione, la descrizione di un percorso di vita che dall’infanzia conduce alla maturità attraverso la narrazione di tappe focali, avvenimenti privati e storici che contribuiranno alla costruzione morale del futuro commissario. Una storia in cui si intrecciano profonde amicizie, amori combattuti, pure e istintive spinte idealistiche adolescenziali a smarcarsi dall’opprimente ombra famigliare. Col dipanarsi della trama, elementi di giallo e di intrigo si inseriscono ad arricchire il soggetto, mai perdendo completamente di vista le origini.
L’Autore tratteggia con senso compiuto, dovizia di particolari e consapevolezza sia i personaggi, diversi e veritieri, quanto i luoghi dell’azione, Tripoli, dove egli stesso è nato. E il paesaggio africano, arido e bollente, insieme alla descrizione della tempesta del ghibli, si ergono a metafora del terreno ostile e della natura matrigna entro cui si allungano le radici amare del protagonista.
Alle radici del male avvince più dell’esordio per la diversità dei generi che si innestano, diluendosi uno dentro l’altro, a formare quello che risulta essere uno dei migliori esempi di personaggio/non personaggio della recente narrativa italiana.