Letti per voi

La Villa in Vita

A Long Island una villa non è solo una casa, la Villa è il domicilio dei Landson, un luogo vivo dove i muri assorbono odori, amori e dolori della famiglia. E quando i membri della famiglia poco alla volta si allontanano, assecondando le trame del tempo, la Villa inizia a vivere la sua “malinconia”. La Villa, dopo il periodo d’oro della famiglia Landson, viene poco alla volta abbandonata dai suoi ospiti, fino a essere messa in vendita.

Ma l’Entità, o Essenza, che abita le polverose stanze della dimora, vive la sua empasse emotiva trasudando umori dai muri carichi di storia, nei corridoi in cui sinistri cigolii spaventano ospiti clandestini attirati tra le pareti disadorne della Villa, respingendo possibili acquirenti, mettendo in crisi agenti immobiliari e vicini di casa… fino all’arrivo di Andrew Ocean, che, contro ogni parere, decide di acquistarla. Un investimento a rischio che metterà a dura prova la sua famiglia.

L’autore, Luca Bonari, racconta La Villa in vita, purtroppo non un soggetto originale, evidentemente scritto con coinvolgente passione, con fede nel progetto, dedicandovi tempo ed energie; un racconto coerente a se stesso dal principio alla fine. Lo stile pulito e corretto nella sostanza grammaticale, andrebbe forse snellito nella forma, reso più agile, meno scolastico in funzione del plot che, appunto, non essendo un’idea originale, specie quando si sfiora l’esorcismo ricorrendo a testi antichi e alla figura di un sacerdote che benedice la casa, necessita di uno slancio, di un ritmo differente.

La trama talvolta pare appiattirsi e, pur nel colpo di scena, questo non trova quel necessario cambio di registro, non acquista slancio. Il colpo di scena risulta omogeneo al resto dello scritto, di conseguenza non muta la scrittura (con periodi brevi, uso della punteggiatura per dare sincope e singhiozzo alla frase, aggettivazione) che è un passaggio necessario per tenere il lettore attento, inchiodato alla pagina con il thrilling, con la giusta scossa di brivido.

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