Un eroe borghese
- Titolo: Un eroe borghese
- Autore: Corrado Stajano
Milano, 11 Luglio 1979, l’avvocato Giorgio Ambrosoli, commissario liquidatore della Banca Privata Italiana, facente capo al banchiere Michele Sindona, viene assassinato davanti al portone di casa da un sicario della mafia.
È un evento di cronaca, un delitto che come una scatola cinese ne contiene altri ugualmente efferati, altrettanto deleteri e non sempre macchiati di sangue. Oggi si direbbe un delitto dei colletti bianchi. Un omicidio nato e comandato nel groviglio stretto di affari, politica e criminalità.
Un uomo solo, l’avvocato Ambrosoli, che nello svolgimento del compito affidatogli dalla Banca d’Italia riversa energie umane e intellettuali, e un’onestà impettita tesa alla giustizia giusta. Dipanando la matassa dei bilanci della BPI, Ambrosoli sarà condotto al centro nevralgico di interessi indicibili, laddove si incontrano e si stringono patti tra interessi privati, poteri forti e occulti, che per definizione non possono dirsi coerenti e congrui con gli interessi dello Stato, il quale, una volta di più, non saprà proteggere e tutelare il lavoro e l’integrità di chi crede nelle sue istituzioni. Un uomo che dell’onestà e della giustizia ha fatto una missione, e che mai, per cultura e formazione moderata, avrebbe voluto passare, prima alla cronaca, e poi alla storia come un eroe.
Corrado Stajano, giornalista meticoloso e puntuale, ripercorre la vita di Giorgio Ambrosoli, dagli anni della formazione umana e politica e professionale, fino alla stringente attualità di commissario liquidatore, contestualizzandone la figura nel momento storico particolare degli anni Settanta. Anni di tensione sociale, di rivolta, di cortei, di crisi economica e morale. A rileggere le pagine di questo libro, che ha il ritmo di un romanzo – e che potrebbe essere benissimo assunto come libro di testo scolastico – non si può non tenere conto e riconoscere una certa somiglianza tra quel periodo e gli scandali dei giorni attuali.
L’Autore rilegge la cronaca del tempo, arricchita di ricerche e approfondimenti documentali, interrogandosi con lo sguardo talvolta ingenuo, talvolta indignato, dell’uomo comune che non capisce. La realtà conosciuta postuma era lampante anche mentre viveva, eppure gli interessi più disparati e intrecciati tra politica, finanza creativa, mafia, poteri occulti, con l’avvallo della Chiesa, si fusero in un nucleo, in un ganglio infettato e purulento che non doveva (poteva) essere toccato, pena l’eliminazione.
Un libro, un romanzo, forse un saggio (ogni lettore saprà darne la propria valutazione) che aiuta a conoscere meglio il tempo in cui viviamo, producendo l’urticante e retorico dubbio che il presente passi in cronaca dopo essere stato triturato per bene dai media, per poi traslocare nella storia dove verrà abbandonato e dimenticato. E la storia, di cicli e ritorni, tornerà, si ripresenterà sotto varie forme sempre come fosse nuova, solo perché il tasto della memoria è premuto in posizione off.