Absorption
Letti per voi

Absorption – I colori del sangue

David è francese, vive a Londra in un appartamento disordinato e lavora come cameriere frustrato in un bar, in fuga da un passato che non vuole ricordare. Il tempo libero dal lavoro è occupato da saltuarie presenze femminili, nulla di impegnativo, e dal Professore, un cliente del bar con cui instaura un’insolita amicizia.

Ray è australiano e con la moglie Miranda ha deciso di vivere in maniera anarchica, libera da schemi ovvi, appuntamenti, fuori dallo stereotipo classico dell’adulto inquadrato nelle “regole” della società. Vivono alla giornata, lavorando come fotografo free lance e esperta di web, viaggiando per il mondo, spostandosi in continuazione.

I due hanno niente in comune, almeno fino a quando si incontreranno a seguito di una serie di circostanze e di eventi drammatici. L’amico professore e Miranda sono stati rapiti, David e Ray sono così chiamati a unire le forze per collaborare e ritrovare le persone care, in un finale sorprendente che ribalterà le certezze godute dal lettore fin lì.

Absorption è un racconto itinerante, da Londra e Amsterdam, con una tappa in Polinesia, i protagonisti voleranno in Estremo Oriente, dove Tokyo sarà sfondo della soluzione del mistero.

La trama si dipana partendo dalla presentazione singola e isolata dei due personaggi principali (David e Ray) che come rette parallele procedono nella prima parte del racconto senza avere alcun punto coincidente. Solo successivamente gli eventi li porteranno a incrociare le traiettorie.

Lo stratagemma è valido, pur non essendo una novità, essendo già stato ben sperimentato nella letteratura di genere spy story. Peccato che la lettura sia turbata da fastidiosi refusi, da qualche ripetizione di troppo, peccato per i dialoghi che, opinabilmente, se tagliati e cuciti addosso ai personaggi aiuterebbero un miglior tratteggio dei medesimi. Peccato, perché l’imprinting sa di cinema (scene veloci, cambi di campo, ritmo); più che un testo letterario si direbbe una buona sceneggiatura, tutta da sviluppare con la macchina da presa, con la fotografia e, perché no, con la colonna sonora.

Secondo l’Autore, Absorption è un Hyperbook poiché si attiene a regole precise riguardanti punteggiatura, sintassi, lunghezza dei capitoli, presentazione dei personaggi, colpi di scena, ecc…. Regole che però certamente non nascono con Absorption, essendo punti basilari per chiunque si sia cimentato in passato o si avvicini oggi alla scrittura di un racconto. Perché se giustamente il lettore deve essere libero di “vedere” i protagonisti senza troppe informazioni, è anche importante che un dialogo possa avere ritmo, andante o serrato che sia.

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