Il fiume delle nebbie
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Il fiume delle nebbie

La morte di due anziani fratelli, Decimo apparentemente suicida e Anteo, dapprima disperso con la sua chiatta, e quindi ritrovato cadavere sul fiume, rappresentano il punto di partenza di questo romanzo giallo di stampo provinciale. Due morti distinte, se non fosse per la parentela delle vittime, due casi singoli a cui è chiamato a indagare il commissario Soneri, un funzionario orso e malinconico, dal passato sentimentale irrisolto e dall’appetito robusto. Soneri si muoverà nell’atmosfera fumosa e umida della bassa padana come un’ombra, come solo un uomo con le radici ben piantate nella terra madre è in grado di fare. Le due strade solleticano da subito l’istinto cacciatore del commissario, che sporcandosi le scarpe di fango e le mani di antichi documenti, rovista tra gli argini, aggirandosi come un fantasma per il paesaggio liquido del Po in piena, in un panorama composto da golene, anse, case allagate, cippi alla memoria sommersi. E un passato lontano riemergerà, una ferita che il tempo non potrà mai cicatrizzare, una storia che nessun fiume in piena riuscirà a condurre alla foce.

Il fiume delle nebbie è un giallo che suggestiona e coinvolge, regalando il gusto per la narrazione lenta, come un buon bicchiere di vino da centellinare e assaporare. L’Autore tesse una sceneggiatura che nel suo intrico risulterà tutt’altro che macchinosa, anzi, ben articolata e condotta in un giallo a dimensione d’uomo in un piccolo mondo padano, che infine porterà il lettore a riflettere sul senso della memoria.

Il commissario Soneri, che non si può non accostare a un “Maigret della bassa” per la passione della vecchia cucina emiliana, non è però possibile circoscriverlo a mero clone; è un personaggio completo, un ruvido e sincero figlio della pianura, un investigatore da campo più che da scrivania, uno che non esita a inzaccherarsi le scarpe, aggirandosi tra le strade nebbiose di Parma o tra gli argini fradici del Po ribollente di piena, rivalutando l’ambientazione di un giallo di provincia.

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