Tango e gli altri. Romanzo di una raffica, anzi tre
Valutazione finale: ♥♥♥♥ Gold
- Titolo: Tango e gli altri. Romanzo di una raffica, anzi tre
- Autori: Francesco Guccini, Loriano Macchiavelli
- Editore: Mondadori
- Collana: Oscar bestsellers
- Genere: Giallo storico
- Data di Pubblicazione: 2008
- ISBN: 8804576863
- ISBN-13: 9788804576860
- Pagine: 338
- Formato: brossura
- Prezzo: 10,00 euro
Recensione libro
1944. Sull’Appennino tosco-emiliano, il tribunale partigiano condanna a morte il commilitone Bob, accusato dell’efferata strage in cui è stata uccisa l’intera famiglia del Patriarca, alle Piane. Ma si tratta di un’inchiesta rapida, superficiale, sbrigativa, e a un’altra brigata di partigiana viene l’idea di approfondire i fatti e le responsabilità.
Incaricato di indagare è il partigiano Salerno, al secolo il maresciallo dei carabinieri Benedetto Santovito, fuggito sulle montagne dopo l’armistizio dell’8 settembre insieme ad altri combattenti nella guerra di liberazione. Tuttavia Salerno arriva tardi, il plotone di esecuzione ha già compiuto l’ordine, e a lui non resta che una vaga e generica presa di cognizione degli eventi.
1960. Al maresciallo maggiore Santovito viene recapitata una lettera, un’accorata richiesta d’aiuto, una confessione, un fantasma di carta che nel giro di poche pagine lo scaraventa indietro in quei luoghi di resistenza dopo sedici anni. Quelle frasi racchiudono l’innocenza di Bob e a gridarla è la donna che era con lui negli stessi istanti in cui il vero omicida sterminava la famiglia del Patriarca.
È una missiva retrodatata, conservata in fondo a un cassetto per un tempo immemore, fino alla morte della donna. Il figlio la ritroverà consegnandola a Santovito, seguendo l’indicazione del destinatario vergata sulla busta, porgendo al carabiniere il bandolo di una matassa da riavvolgere sul ciglio di ricordi pesanti, di rancori evidenti, di sentimenti ancora palpitanti.
Il maresciallo così non potrà fare a meno di riprendere in mano l’unica inchiesta che nella sua carriera sia rimasta insoluta. Un’indagine che lo costringerà a ripercorrere cicatrici della memoria, confrontandosi con la piaga di una realtà che stenta a rimarginarsi, conservando le spine di netti antagonismi.
Tango e gli altri è un romanzo a quattro mani della coppia Macchiavelli – Guccini, non estranea a prove, ben centrate, di questo tipo.
È un romanzo scritto in modo armonico, omogeneo, tanto che le quattro mani paiono una sola; è un soggetto tracciato con efficaci descrizioni psicologiche e di paesaggi, con scivolate gustose in dettagli culinari e dialettali, è una trama semplicemente complessa in cui memoria, curiosità e mistero si amalgamano costruendo un intreccio godibile e intenso.
È il racconto di un preciso momento storico, un passaggio che a posteriori spesso è stato oggetto di rigurgiti revisionisti, che gli autori viceversa propongono con una prospettiva tanto neutra quanto evidentemente sincera. Perché ciò che è stato non venga stravolto e neppure scordato.