C’era una volta Baby Dolce
6 maggio 2017 C’era una volta Baby Dolce. Baby Dolce era una principessa, viveva in un castello e guardava il mondo attraverso le sbarre. Un giorno decise di scappare da quel grande ed effimero castello, di fondare un nuovo regno e di costruire una nuova fortezza. Fu una scelta difficile e dolorosa, ma sperava che sarebbe andato tutto bene, che sarebbe stata felice. Dopo aver creato il suo regno personale, lo governò con saggezza e lungimiranza. Principe Azzurro entrò nella sua vita, e la principessa iniziò a credere che il futuro sarebbe stato un Noi, invece di un Io e Te. Ma di lì a poco, Baby Dolce dovette affrontare…
Alla fine non resta niente
16 aprile 2017 La prima volta che il cuore si spezza, lo fa seguendo linee precise. Anche se immaginarie, dato che il cuore è un organo, e ciò che si spezza è qualcosa che, invece, muore dentro di noi. La prima volta, comunque, lo fa dividendosi in pezzi più o meno grandi. E poi la vita va avanti, i pezzi, in qualche modo, li raccogliamo e li incolliamo di nuovo insieme. Finché un giorno, un nuovo affetto, un nuovo amore, con la bacchetta magica guarisce il cuore malato e mutilato. Ma il cuore non torna intero, non torna come prima. Sotto la patina luccicante, le vecchie ferite sono ben presenti,…
La prima volta
16 luglio 2015 La prima volta in cui ti trovi sul ciglio dell’abisso il cuore perde qualche colpo. Il respiro si fa più corto e gli occhi più umidi. Come quando soffia il vento. La prima volta in cui capisci che non potrai saltare il crepaccio e uccidere il drago. Perché il drago ha spalancato le fauci ed è il crepaccio stesso. Puoi camminare avanti e indietro per un tempo indefinito. Avanti e indietro. Ma sai che dovrai saltare. Dentro. Non oltre. La prima volta in cui comprendi che ha vinto il drago. È un po’ come morire. Solo che lo fai con il sorriso sulle labbra e gli occhi…
Un pezzo di me
12 settembre 2012 Sono nata per sbaglio, e questa sensazione l’ho portata sotto la pelle per metà della mia vita. Bambina in un mondo di grandi, bambina sbagliata nel posto sbagliato. Bambina strana, che non parlava con gli altri bambini, giudicati troppo… bambini. Che non parlava con i grandi, troppo… grandi. Ma ascoltava. Ho ascoltato tutti, ho ascoltato troppo. E così ho finito con l’essere solo una brutta copia di me stessa, una lavagna sporca dove chiunque poteva scrivere ciò che voleva. Asociale. Ok, ero asociale. Brutta. Ok, ero brutta. Svitata. Ok, ero svitata. Chi ero non lo sapeva nessuno, nemmeno io. Di volta in volta ero ciò che mi…
Notti così
28 agosto 2012 Ci sono notti in cui guardi il cielo stellato e ti senti in pace. E ci sono notti in cui le stelle non le vedi perché hai gli occhi pieni di lacrime che, silenziose, continuano a rotolarti sulle guance. Notti in cui torni in casa e ti sdrai sul letto, al buio, in silenzio, e respiri normalmente per non disturbare nessuno. Ma il sonno non viene, e il cuscino bagnato ti fa pensare che non sei niente altro che quelle lacrime. Sono i momenti in cui fai un bilancio della tua vita… di molte cose della tua vita, e trovi maledettamente difficile vedere il bicchiere mezzo pieno.…
Giorni così
1 agosto 2012 Ci sono giorni in cui ti svegli e pensi che potrai fare mille cose. Ti senti carico e pronto a sfidare la porta dell’ascensore che non si vuole aprire, o la macchina che non vuole partite, o l’afa che non ti fa respirare. E poi ci sono quei giorni in cui ti svegli e hai l’impressione che niente andrà come deve andare. Che è inutile dire o fare qualsiasi cosa. Quando ti senti impotente di fronte a tutto, quando il solo pensare fa male. Inutile parlare, inutile tentare di cambiare, inutile porgere una mano, inutile amare in silenzio, inutile tutto. Sono i giorni in cui vorresti urlare…
Quale porta hai aperto?
28 febbraio 2012 Un giorno apri gli occhi e pensi che il mondo ti appartenga. Che tutto ciò che vuoi, che speri, che desideri in qualche modo si realizzerà. Poi i sogni iniziano a trasformarsi in incubi, e le tue notti si susseguono tutte uguali: un corridoio infinito, porte su entrambi i lati. È un sogno che si ripete, si ripete, si ripete… Fin quando tu decidi di aprire una di quelle porte e di andare incontro al tuo destino. Per un anno, per dieci, per venti, non ha importanza. Ciò che ha importanza è il momento in cui il sogno torna a disturbare le tue notti. E l’ansia inizia…